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Scipione Breislak


La  Descrizione geologica della provincia di Milano (estratto)

MILANO 1822


Par.  49
All’ovest del Lambro abbiamo la valle dell'Olona, fiume che scendendo dalla Valgana e passando all’est di Varese, percorre il territorio di Milano e termina il suo corso nel canale detto Naviglio grande presso la Porta Ticinese: né dobbiamo confondere questo fiume con un altro detto ancor esso Olona, al sud di Milano, avendo principio dagli scoli dè terreni irrigati ed ingrossato da alcune sorgenti della campagna, passa tra belgiojoso e Corte Olona, e sbocca in Po presso il paese di S.Zenone. omissis
Questo fiume che dalla Castellanza sino a Milano corre in un alveo, le di cui sponde sono quaasi a fior di terra, dalla suddetta Castellanza in su, cioè al  nord che per  lungo tratto è incassato nel fondo di una valle spaziosa e profonda, nella quale sì a destra, come a sinistra si veggono gli stratidi una pudingagrossolana, posti in alcuni siti molto più elevati del piano nel quale al presente si trova il letto del fiume. In questa pudinga sono frequenti i pezzi rotondati di gneis e di quarzo, ma la sostanza pietrosa che vi predomina è un calcario nero, di grana finissima e molto compatto, con piccole vene spatose. Questo calcario stropicciato non dà odore bituminoso, ciò che potrebbe far credere che il suo colore dipenda da un principio carbonoso. Il cemento che lega insieme questi ciottoli e le ghiaje è calcario sabbioso, qualche volta di frattura spatosa: tale conglomerato è conosciuto sotto lo specioso nome di gasso, nè saprei dire per quale ragione dalle popolazioni vicine alla valle dell’Olona siasi inventato un termine così diverso da quello usato nei contorni dell’Adda e del Lambro per indicare la stessa sostanza pietrosa. Questa pudinga può servire a tutti quegli usi nei quali si adopra il ceppo. Insieme ai letti della pudinga, ed il più sovente sotto di essa, si trova un’arenaria assai compatta, carica di mica e molto effervescente negli acidi. omissis

Par. 50 ,
Osservando la configurazione, l’ampiezza e la profondità che la valle dell’Olona incomincia ad avere alla Castellanza, e che conserva pel tratto di alcune miglia verso il nord, mi sembra assai probabile l’opinione del dotto Bossi, il quale è di parere che questa porzione della valle dell’olona una volta sia stata un lago, le di cui acque si aprirono uno sfogo alla castellanza: si vuotò allora il bacino, e nel fondo restarono le sole acque di un piccolo fiume: né mancherebbero agli eruditi alcune ragioni per sostenere  questa opinione. Sulla riva sinistra dell’Olona evvi un paese chiamato Cislago (Cislacum), denominazione che pare derivata dalla sua posizione relativamente ad un lago, né si vede ove questo possa collocarsi, se non che nella valle presente dell’Olona. Il nome stesso di questo fiume si può dire recente: sconosciuto agli antichi non ha cominciato ad essere menzionato se non che nelle storie dè bassi tempi: è dunque probabile che la sua esistenzaancora non risalga ad una grande antichità , e che abbia avutoorigine da qualche parziale rivoluzione accaduta in questa parte del globo.

sb



 






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